Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/242

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poveri minacciati: e non si richiedeva meno dell’autorità del padre e della sua fama di santo per condurre il laico ad una condiscendenza incomoda, pericolosa, e irregolare. Entrati che furono, il padre Cristoforo richiuse pian piano la porta. Allora il sagrestano non potè più reggere, e tratto il padre in disparte, gli andava susurrando all’orecchio: “ma padre, padre! di notte.... in chiesa..... con donne.... chiudere.... la regola..... ma padre!” E crollava la testa. Mentre egli articolava stentatamente quelle parole, — vedete un po’!, pensava il padre Cristoforo, se fosse un masnadiero inseguito, fra Fazio non gli farebbe una difficoltà al mondo, e una povera innocente che scappa dagli artigli del lupo..... — “Omnia munda mundis,” disse poi, volgendosi repentinamente a fra Fazio, e dimenticando che questi non intendeva di latino. Ma una tale dimenticaggine fu appunto quella che fece l’effetto. Se il padre si fosse messo a quistionare con ragioni, a fra Fazio non sarebbero mancate altre ragioni da contrapporre, e sa il cielo quando e come la cosa sarebbe finita. Ma all’udire quelle parole gravide d’un senso misterioso, e proferite così risolutamente, gli parve che in quelle dovesse contenersi la soluzione di tutti