Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/90

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supplicazione, ed anche con una certa autorità.

Il cercatore, sbirciando Agnese così da lontano, disse: “E questo matrimonio? Si doveva pur fare oggi: ho veduto nel paese come una confusione, come qualche cosa che indichi una novità. Che cosa è stato?”

“Il signor curato è ammalato, e bisogna differire,” rispose in fretta la donna. Se Lucia non faceva quel segnale, la risposta sarebbe probabilmente stata diversa. “E come va la cerca?” diss’ella poi, per cangiare discorso.

“Poco bene, buona donna, poco bene. Le son tutte qui.” E così dicendo, si levò la bisaccia dalle spalle, e la fece saltare fra le due mani. “Son tutte qui; e per mettere insieme questa bella abbondanza, ho dovuto bussare a dieci porte.”

“Ma! L’anno è scarso, fra Galdino; e quando s’ha a litigare col pane, tutto si misura più pel sottile.”

“E per far tornare il buon tempo, che rimedio c’è, buona donna? L’elemosina. Sapete di quel miracolo delle noci, che avvenne molti anni sono, in quel nostro convento di Romagna?”

“No, in verità; contate mo.”

“Oh! dovete dunque sapere che in quel