Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/131

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bocche! da turarsene gli orecchi, se non fosse stato che non tornava conto di farsi scorgere. Andavano dunque colla buon intenzione di dare il sacco; ma....” E qui, levata in aria, e stesa la mano sinistra, si mise la punta del pollice alla punta del naso.

“Ma?” dissero forse tutti gli ascoltatori.

“Ma,” continuò il mercante, “trovarono sbarrata la via di travi e di carri, e dietro quella barricata, una bella fila di micheletti, cogli archibugi spianati, e i calci appoggiati ai mustacchi. Quando videro questa cerimonia..... Che cosa avreste fatto voi altri?”

“Tornare indietro.”

“Sicuro; e così fecero. Ma vedete un po’ se non era il demonio che li portava. Son lì sul Cordusio, vedono lì quel forno che fin da ieri avevano voluto saccheggiare: e che cosa si faceva in quella bottega? si distribuiva il pane agli avventori; v’era dei cavalieri, e fior di cavalieri, a curare che tutto andasse con buon ordine; e costoro, (avevano il diavolo addosso vi dico, e poi vi era chi soffiava lor negli orecchi) costoro dentro a furia; piglia tu, che piglio anch’io: in un batter d’occhio, cavalieri, fornai, avventori, pani, banco, panche, madie, casse,

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