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Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/157

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classi. Lo prestava, dico, ogni volta che potesse assicurarsi di non esser veduto da gabellieri, da birri, da esploratori. Così, senza voler gran fatto meglio ai primi che ai secondi, cercava di soddisfare a tutti, con quella imparzialità, alla quale si acconcia per lo più chi è obbligato a trattar con cert’uni, e soggetto a render conto a certi altri.

Renzo si fermò un qualche istante sulla riva a contemplar la riva opposta, quella terra che poco prima scottava tanto sotto i suoi piedi. — Ah! ne son proprio fuori! — fu il suo primo pensiero. — Sta lì, maledetto paese, fu il secondo, l’addio alla patria. Ma il terzo corse a chi egli lasciava in quel paese. Allora incrocicchiò le braccia sul petto, mise un sospiro, chinò gli occhi sull’acqua che gli scorreva a’ piedi, e pensò: — è passata sotto il ponte! — Così, all’uso dei suoi paesani chiama egli per antonomasia quello di Lecco. — Ah mondo infame! Basta; quel che Dio vuole —

Volse le spalle a quei tristi oggetti, e si avviò, prendendo per punto di mira la macchia biancastra sul pendìo del monte, finchè trovasse da cui farsi segnar più certamente il cammino. E bisognava vedere con che disinvoltura s’accostava ai viandanti, e senza tante