Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/295

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CAPITOLO XXIII.


Il cardinal Federigo, intanto che venisse l’ora di uscir nella chiesa a celebrar gli ufici divini, stava studiando, come era suo costume di fare in tutti i ritagli di tempo; quando entrò il cappellano crocifero, con una faccia inquieta e scura.

“Una strana visita, strana da vero, monsignore illustrissimo!”

“Chi?” domandò il cardinale.

Niente meno che il signor... riprese, il cappellano; e spiccando le sillabe con una gran significazione, proferì quel nome che noi non possiamo scrivere ai nostri lettori. Poi soggiunse: “è qui fuora, in persona; e domanda niente altro che d’essere introdotto da vossignoria illustrissima.”

“Egli!” disse il cardinale, con volto animato, chiudendo il libro, e levandosi da sedere: “venga! venga tosto!”