Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/59

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dirgli come stanno le cose; e io, per la mia parte, gliene posso contar di belle; chè ho veduto io co’ miei occhi una grida con tanto d’arma in cima, ed era stata fatta da tre di quelli che maneggiano, che d’ognuno v’era sotto il suo nome bell’e stampato, e uno di questi nomi era Ferrer, veduto da me coi miei occhi: ora, questa grida diceva proprio le cose giuste per me, e un dottore al quale io dissi che dunque mi facesse render giustizia, come era la mente di quei tre signori, fra i quali vi era anche Ferrer, questo signor dottore, che mi aveva mostrata la grida egli stesso, che è il più bello, ah, ah, pareva che io parlassi da matto. Son sicuro che, quando quel caro vecchione sentirà queste belle cosette, chè egli non le può saper tutte, massime quelle di fuori, non vorrà più che il mondo vada così; e ci troverà un buon rimedio. E poi, anche loro, se fanno le gride, hanno ad aver gusto che si obedisca; che è anche uno sprezzo, un pitaffio col loro nome contarlo per niente. E se i prepotenti non vogliono bassare il capo, e fanno il pazzo, siamo qui noi per aiutarlo, come s’è fatto oggi. Non dico mica che debba andare attorno egli in carrozza, a menar su tutti i birboni, pre-