Pagina:I quattro libri dell'architettura.djvu/126

Da Wikisource.
20

I Disegni che seguono sono di una fabbrica in Vicenza del Conte Ottavio de Thieni, fu del Conte Marc’Antonio, il qual le diede principio. È questa casa situata nel mezzo della città, vicino alla piazza e però mi è parso nella parte che è verso detta piazza disporvi alcune botteghe: perciocchè deve l’Architetto avvertire anco all’utile del fabbricatore, potendosi fare comodamente, dove resta sito grande a sufficienza. Ciascuna bottega ha sopra di se un mezzato per uso dei botteghieri, e sopra vi sono le stanze per il padrone. Questa casa è in isola, cioè circondata da quattro strade. L’entrata principale, o vogliamo dire porta maestra ha una loggia davanti ed è sopra la strada più frequente della città. Di sopra vi sarà la sala maggiore: la quale uscirà in fuori al paro della loggia. Due altre entrate vi sono nei fianchi, le quali hanno le colonne nel mezzo, che vi sono poste non tanto per ornamento, quanto per rendere il luogo di sopra sicuro e proporzionare la larghezza all’altezza. Da queste entrate si entra nel cortile circondato intorno da logge di pilastri nel primo ordine rustici e nel secondo di ordine composito. Negli angoli vi sono le stanze ottangole, che riescono bene, sì per la forma loro, come per diversi usi ai quali elle si possono accomodare. Le stanze di questa fabbrica che ora sono finite, sono state ornate di bellissimi stucchi da Messer Alessandro Vittoria e Messer Bartolomeo Ridolfi, e di pitture da Messer Anselmo Canera e Messer Bernardino India Veronesi, non secondi ad alcuno dei nostri tempi. Le cantine e luoghi simili sono sotto terra, perchè questa Fabbrica è nella più alta parte della Città, ove non è pericolo, che l’acqua dia impaccio.