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Dramma intimo 131


— La sua figliuola è innamorata di questo signor Danei.

La contessa non rispose sillaba. Solo impallidì orribilmente, e per istinto si portò le mani al petto.

— È un po’ di tempo che lo sospettavo, — riprese il medico con certa rude fiacchezza. — Ora ne son certo. È una complicazione nella malattia, che per la estrema sensibilità dell’inferma, in questo momento, può farsi grave. Bisogna pensarci.

— Lui! — fu la prima parola che sfuggì alla madre, quasi fuori di sè.

— Sì, il polso me l’ha detto. Lei non aveva alcun indizio? Non ha mai sospettato qualche cosa?

— Mai!... Bice è così timida.... così....

— Il marchese Danei viene spesso in casa?

La poveretta, sotto lo sguardo fisso e penetrante di quell’uomo che assumeva l’importanza di un giudice, balbettò: — Sì.

— Noi altri medici alle volte abbiamo cura d’anime, — aggiunse il dottore sorridendo. — Forse è stata una fortuna che quel signore sia venuto mentre io ero qui.

— Ma ogni speranza non è perduta, dottore? Per l’amor di Dio!...