Pagina:I ricordi del Capitano D'Arce.djvu/161

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Dramma intimo 151

nessuno aveva dimenticato! — Quand’egli venne ad annunziarle la nascita della sua nipotina, quell’uomo!... Quando lo vide così commosso e raggiante.... — Non l’aveva mai visto così! — Quando lo vide al capezzale di Bice, che era supina sul letto, come fosse già morta, con una lagrima di tenerezza per lui soltanto negli occhi socchiusi.... degli occhi che non cercavano che lui!... Allora sentì un’odio implacabile contro quell’uomo che accarezzava la sua figliuola dinanzi a lei, e a cui Bice soltanto sorrideva, anche in quel punto.

Come misero il suo nome alla neonata, ed essa la tenne a battesimo, disse sorridendo: — Ora posso morire.

Bice andava rimettendosi lentamente. Però il suo organismo delicato vibrava ancora. Nei lunghi giorni di convalescenza le venivano dei pensieri neri, degli impeti d’irritazione sorda e irragionevole, degli scoramenti improvvisi, quasi tutti l’abbandonassero. Allora guardava muta, cogli occhi neri, e diceva al marito con accento indescrivibile: