Pagina:I ricordi del Capitano D'Arce.djvu/97

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Carmen 87

tenga qui... No, no... lo sapete!... Né altrove, in nessun luogo.... Ho buttato al vento il mio fazzoletto... per lasciar fare al destino... Non per voi, siate tranquillo. Sono ricca e padrona di me. Sarò libera... fra breve... non dubitate. Lasciate fare a me... che non farò del male né a voi né ad altri. M’hanno sempre detto che i viaggi di mare gioverebbero alla mia salute. E poi, non vi terranno sempre imbarcato, mio povero Riccardo... Vi lasceranno mettere piede a terra, di tanto in tanto... per dimostrare alle belle straniere che ci abbiamo dei begli ufficiali a bordo delle nostre navi... per proteggere delle connazionali color di filiggine o color di cioccolatte.... Ebbene, io sarò laggiù ad aspettarvi, dove indicherà il telegrafo o il giornale. Vi farà piacere di trovar lì una tazza di thè e un cappellino da cristiani, non è vero? E senza pesare tanto così su di voi! senza nuocere alla vostra carriera.... Non avranno da dire né i regolamenti, né il servizio, né i superiori, e neanche le conoscenze che raccatterete per via, quando vi manderanno troppo lontano, o dove non sarò certa di trovare un caminetto e dei fiori freschi.... Vedete che non fo la brava, e non vi prometto mari e monti... Liberi e felici come due uccelli dell’aria! Soltanto, quando anche