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Ninì si voltò a guardarla, stupito; don Cosmo accomodò la bocca per emettere un suo riso speciale, fatto di tre oh! oh! oh! pieni, cupi e profondi. Ma Capolino, nel vedersi minacciato d’aver guastate le uova nel paniere sul più bello, rimbeccò, stizzito:
— Leopardi, Leopardi....
— Petrarca, Petrarca, scusate, caro avvocato! — protestò don Cosmo, aprendo le mani. — Me n’appello a Ninì!
— Ah, già, Petrarca, che. bestia! Muor giovine colui che al cielo è caro.... — si ripreso subito Capolino. — Confondevo.... E lei dunque.... dunque lei non rivede il fratello da allora?
Don Cosmo riprese a un tratto l’aria addormentata; socchiuse gli occhi; confermò col capo.
— Sempre sepolto qui! — spiegò allora Capolino al De Vincentis, come se questi non lo sapesse. — Altri gusti, capisco.... anzi diametralmente opposti, perchè don Ippolito ama la.... la compagnia, non sa farne a meno.... E forse, io dico, dopo la sciagura, avrebbe molto desiderato di non restar solo, senza parenti attorno.... Ma, lei qui; il figlio sempre a Roma.... e....
Don Cosmo, che aveva giù compreso, ma a suo modo, l’intenzione di Capolino, per tagliar corto uscì a dire:
— E dunque fa bene, a rìammogliarsi, è vero?
Siamo pienamente d’accordo! Tu intanto, — soggunse, rivolgendosi a Ninì, — bello mio, non ti risolvi ancora?
Ninì, nel vedersi così d’improvviso tirato in ballo, s’invermigliò tutto:
— Io?
— Guarda come s’è fatto rosso! — esclamò Capolino, scoppiando a ridere, dalla rabbia.
— Dunque c’è, dunque c’è? — domandò don Co-