Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/150

Da Wikisource.

parte prima 79

tende determinare con precisione a questo modo: 9.° anno, 4.° mese, 8.° giorno dell’ascensione al trono del citato monarca (687 av. C.).1 Di nessun valore storico sono le altre date che si rilevano dal Râja taranginî,2 che fa nascere Gâutama l’anno 1436 av. C; quelle tolte da alcuni scritti tibetani che la portano fino al 2422 av. C.; quelle degli autori mongoli, tartari e giapponesi, che tolsero le notizie dalla storia del Buddhismo da fonti tibetane o cinesi. Presso tutti questi popoli che rappresentano il settentrione del mondo buddhico, l’epoca della morte di Çâkyamuni più generalmente accettata è quella che corrisponde all’undecimo secolo avanti l’èra nostra. Così i Tibetani, fra le loro quattordici date differenti, regi-



    della nascita del Buddha; 2.a perchè concorda colla profezia (del Nirvâna Sûtra), la quale pretende che la Vera legge deve durare 500 anni, e la Legge delle immagini 1000 anni; 3.a perchè è stabilito ne’ ricordi dell’India, che la morte del Buddha avvenne 1200 o 1300 anni avanti il regno di Kao-tsung della dinastia Thang (Beal, Trav. of Fah-Hian, p. 24, nota).

  1. Wen-Men-thung-kao, ccxxvi, f. 1. Al fog. 7 dello stesso libro si trova indicata un’altra data, per l’anno natalizio, in questi termini: «24.° anno, 4.° mese, 8.° giorno di Cao-wang dei Ceu». Cao-wang salì al trono il 1052 av. C.; perciò il 24.° anno del suo regno cadrebbe nel 1028 av. C.
  2. Raja taranginî; history of Cashmir, consisting of four Compilations: i. Râja taranginî by Kalhana Pandita (1148, d. C.); ii. Râjâvali by Jona Râja (1412); iii. Continuation of the same by Sri Vara Pandita (1477); iv. Râjâvali Pâtaka by Prâjya Phatta (1586). Calcutta, 1835. — Raja taranginî; histoire des rois du Kachmir, publiée en Sanscrit et traduite en Français par A. Troyer. Paris, 1840-52. — Raja taranginî; histoire du Kachmir traduite de l’Original sanscrit par H. H. Wilson: extraite et communiquée par Klaproth; Paris, 1826. — La data citata di sopra si trova registrata nella sloka 172 del testo sanscrito pubblicato dal Troyer, ed a pag. 406 della sua traduzione.

10