Pagina:Il Catilinario ed il Giugurtino.djvu/127

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76 il giugurtino

Egli a doì per li suoi meriti è molto caro, e che sia caro al senato e al popolo di Roma con sommo studio procacceremo. Allegrami con Ceco per l’amistà tua con noi. Ecco che tu hai uomo degno di te e del suo avolo Massinissa.

CAPITOLO VII.

Come Micipsa mutò l’animo in bene verso Giugurta•

Lo re9 poiché quello, eh’avea inteso per fama, conobbe per le lettere dello ’imperatore, per la virtù e per la grazia di Giugurta rimosse il suo animo, e preselo a vincere con grandi benefizii: e tantosto l’adottò per suo figliuolo, ein suo testamento con gli suoi figliuoli it fece erede. Poi, dopo pochi anni, aggravato d’infermità-e di vecchiezza, conoscendo chfera venuto il fine della sua vita, in presenza degli amici e de9 parenti, e anche d’Aderbale e di Jemsale, si dice eh9ebbe coli Giugurta cotale ragionamento:

CAPITOLO Vili.

Diceria di Micipsa quando venne a morte.

Piccolo te, Giugurta, avendo perduto tuo padre, essendo senza ricchezza e senza speranza, nel mìo regno ti ricevetti1 pensando bene che da te io non sarei tenuto men caro che dalli figliuoli ch’io ingenerato avessi2 e veramente non m’ingannai io. Chè, lasciando stare gli altri tuoi grandi e nobili fatti, tu alla perfine, ritornando di Numanzia, m’hai molto onorato, me e tutto il mio reame3; e per la tua virtù li Romani di amici hai fatti amicissimi; in Ispagna nominanza di nostro legnaggio è rinnovellata: a119 ultimo, quello che è molto malagevole, tu di laude e di gloria hai avanzato e vinto l’odio e la invidia d’altrui verso di te. Ora, perchè la natura mi fa fine di vita4, per questa mano destra5,per la fede del reame,ti ammonisco e ti scongiuro che tu costoro, li quali ti sono assai parenti per generazione e tuoi fratelli per mio beneficio, tenghi ca~

    long e maxima. Cosi troviamo in latino ed in italiano longe nobilissimus e molto nobilissimo, giustissimo, ec.

  1. piccolo te .. . nel mio regno ti ricevetti ) Non vogliamo tacere che il traduttore, per aver qui seguito troppo la collocazione latina, ha sforzata un poT indole della nostra lingua; e però si guardino i giovani d’imitare si fatti esempii. Nondimeno ci piace di lor mostrare come con piccolissimo mutamento questo periodo può farsi naturalissimo ed elegantissimo, dicendo cosi: Giugurta9 avendo tu pìccolo perduto tuo padre% essendo senza ricchezza e senza speranzat nel mio regno ti ricevetti, pensando ec.
  2. eh1 io ingenerato avessi) Ingenerare vai lo stesso che generare.
  3. m* hai molto onorato, me e tutto il mio reame, cioè hai molto onorato me e tutto il mio reame. £ vogliamo che si noti come quel mi è un pleonasmo: chè sovente incontra ài trovare usata al medesimo tempo la particella pronominale ed il pronome: ma queste cose si possono imitar solo da chi è molte pratico della lingua e dell’arte dello scrivere.
  4. mi fa fine di vita ) 11 latino ha: miài natura vitaefinem facit • e pare che il buon frate abbia qui troppo secondato il latino.
  5. per q.mano destra; lat.per hanc dextram.