Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/159

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— Ma statevi zitti! Ero io che volevo farle paura, — gridò Bellia.

Quel grido parve scuoterla: sospirò, aprì gli occhi.

Salvatore taceva: sapeva già tutto, lui, perchè la madre lo aveva mandato nella sua camera mentre confabulava con Rosa; e aveva sentito l’urlo, di fuori; e adesso capiva tutto. Taceva perchè il maestro gli aveva insegnato così: ma si accorse che il fazzoletto bianco con un’S rossa era un fazzoletto ch’egli aveva dimenticato sulla tavola di cucina, e se lo rimise in tasca; poi lo trasse di nuovo e lo buttò davanti a Rosa assieme col fazzoletto nero, col gesto di uno che butta una borsa d’oro.



Dopo quella notte anche Rosa cominciò a star male. Invano ricorse di nuovo alla donna che faceva «la medicina dello spavento»; lo spavento le rimaneva nel sangue, la faceva svegliare di soprassalto; e