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Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/250

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— Sia fatta la tua volontà: sia fatta la tua volontà, o Signore.

E chiuse gli occhi per non veder più l’orrore delle acque. Le parve che la barca si aggirasse intorno a sè stessa come il pernio di una ruota e andasse giù giù nel freddo abisso del mare; poi d’un tratto sentì che urtava contro qualche cosa di duro e si fermava.

— Sia fatta la tua volontà, o Signore, sia fatta la tua volontà.

— Siamo dentro la grotta, — disse l’uomo.

Ella riaprì gli occhi e vide il luogo più strano e più bello che mai avesse immaginato.

La barca era ferma sotto un portico di marmo nero sorretto da colonne che parevano coppie attorcigliate di serpenti. La rena e i sassi sotto l’acqua che vi era bassa e trasparente scintillavano più che fossero d’oro: e di là dell’apertura di quest’ingresso alla grotta il mare in tumulto sembrava lontano, ormai innocuo: ma la cosa più meravigliosa era la grotta che