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la vecchia sapeva del testamento e tardando questo particolare a venire s’irritò.
— Ma, infine, avete voi veduto il testamento? Questo importa sapere, tutto il resto sono chiacchiere.
— Veduto non l’ho, ma so di certo che lo aveva. Del resto io non so leggere e non frugavo nelle carte del povero Basilio.
— Può darsi che il testamento fosse a favore nostro e che la vipera glielo abbia sottratto, — arrischiò l’ingenua Maria Caterina Barcai.
— Macchè, macchè! — gridò il marito. — Non era uomo da lasciarsi beffare così, mio fratello. E voi donne fareste bene a tener la lingua in bocca, perchè ogni vostra parola è un mal seme gettato al vento.
Zia Annia non protestò; anche per lui aveva un certo rispetto, una soggezione istintivamente servile; ma non potè nascondere un risentimento silenzioso e ostile che le indurì maggiormente il viso.
E l’uomo se ne accorse e alzò ancor più la voce come s’ella gli avesse risposto male.