Pagina:Il Lago Maggiore, Stresa e le Isole Borromee - Vol. 1.pdf/34

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è chiamato Lago di Muzzano. Finalmente altro lago esiste in mezzo alle montagne che prospettano Cannobio sull’altra sponda, a 200 metri circa di altezza sul Maggiore, fra Tronzano e Musignano lungo circa due chilometri e largo mezzo, chiamato dal Morigia (Stor. di Milano pag. 163) Lago d'Egra o Agra, da altri Delio, o meglio dalla figura della lettera che rappresenta, De. Il suo emissario va a gettarsi nel Giona sunnominato.

Il Lago Maggiore riunisce tutto ciò che la natura può offrire di più imponente e di più grazioso. Le Alpi, che si sviluppano maestosamente dall’una parte e le scene ridenti, che si scorgono dall’altra formano uno dei quadri più sublimi, reso ancora più vago dal contrasto dei diversi oggetti, che vi si ammirano. Le rive d’ogni parte adorne di popolose borgate, seminate di eleganti villeggiature e di graziosi giardini, vi producono vini squisiti e frutta delicate. La prospettiva si presenta magnifica su tutti i punti e varia all’infinito1. Le acque del Lago dal suo incominciamento a Magadino sino a Pino, bagnano le falde della regione chiamata la Riviera di Gambarogno. Presso Cannobio la montagna s’inoltra sì fattamente nel lago da formare coll’altro monte detto il Pino all’opposta sponda un promontorio, che sembra voglia chiudere il Lago; di qua l'appellazione di Lago di Locarno data alcuna fiata a questa parte superiore di esso. Dopo Cannobio e Luino il Lago si allarga, e il suo bacino diviene di forma ovale di due o tre leghe di larghezza. Nel bacino più grande e precisamente tra Pallanza, Stresa e Baveno sono situate le tre Isole maggiori, chiamate Isola Madre, Isola Superiore e

  1. Una descrizione pittoresca di questo Lago e de’ suoi dintorni, tra le molte, che qui si potrebbero ricordare, può vedersi nell’opera, che ha per titolo: Voyage pictoresque aux lacs Majeur et de Lugano, Zurich, 1823 in foglio. Le vedute che spettano al nostro Lago sono quelle di Locarno, di Luino, di Laveno, d’Intra, dell’Isolino, delle Isole Borromee, di Baveno, di Stresa, e del Colosso di S. Carlo Borromeo. - È degno altresì di memoria l’Album Storico-artistico del Lago Maggiore di 22 fotografie inalterabili con carta corografica e con relativi cenni per cura di Pasquale Bossi, pittore fotografo di Novara, pubblicato in Milano l’anno 1870 in 1°.