Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/128

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Una lettiera a mille intagli finta
     Nel piu ampio canton s’ha’l sito eletto,
     D’un cortinaggio attorn’attorno cinta,
     2908D’un nobil cremisin degno, e perfetto,
     L’opra è di raso in pavonazzo tinta,
     E del medesmo è ricoperto il letto,
     Pien di ricami assai d’oro, e d’argento,
     2912Che splender fanno il ricco guarnimento.

Di color verde in un velluto bello
     D’un gran ricamo infra piu rose, e fiori
     Nato si vede il grande Emanuello,
     2916Ch'è Re dei Re, e Signor de i Signori,
     La Regina del Cielo, e’l vecchierello,
     L’asino, il Bue, le Pecore, i Pastori,
     E gli Angelletti, ch’al misterio stanno,
     2920Che sien vivi a chi mira parer fanno.

D’un bel tapeto un mirabil quadretto
     Di seta, e d’or piu nanzi alquanto è posto,
     Che mostra vivo il discepolo eletto,
     2924A cui non fu di Dio’l secreto ascosto,
     Quando alla cena in su’l sacrato petto
     Dormì, perche gli fusse il tutto esposto.
     L’angel gli parla, di cui bocca scrisse
     2928La sottil, e profonda Apocalisse.