Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/17

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Rispose, figliuol mio non dubitare,
     Ch’a tutti gli habitanti sarai grato,
     E se in mia compagnia vorrai restare,
     244Farò che da ciascun sarai pregiato.
     Quivi in la valle, dove voi andare,
     In governo darotti un bello stato.
     E quando ti fia noto il mio lignaggio,
     248Volentier restarai, se sarai saggio.

Ben che madonna, risposi, non sia
     Degno di tal proferta che mi fate;
     Pur vi do in preda la servitu mia,
     252Quando di quella voi vi contentiate:
     Et ella a me, figliuol segue la via,
     Poi che dal ciel tal gratie ti son date,
     Che con dolce fatica io ti prometto
     256Al fin conseguirai il tuo concetto.

Come saremo al mio bel giardino gionti,
     A lungo narrarotti le mie imprese,
     Talhor andando per gli ameni monti
     260Ogni secreto ti farò palese.
     Il tempo hor non ne da ch’io ti racconti
     Quel, di cui ti saro poi più cortese:
     Perche ti mostrero d’haver la palma
     264Da rivocar dal fiume Lethe un’alma.