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Con torvo aspetto, e con il ciglio hirsuto,
Pien di scompiglio, & infernal ruina
Si vede dell’inferno escir fuor Pluto,
1228Per ingannar la bella Proserpina:
E par che voglia Cerbero in aiuto
Nel far della donzella la rapina,
Perc'ha d’haverla nel cuor tanta sete,
1232Che mai non pensa farla passar Lethe.
Ma perche con costui poco m’annido,
Per altro rimirar 1’occhio apparecchio,
E veggio intanto Ciprigna, e Cupido,
1236Più chiari, e rilucenti ch’uno specchio:
Quivi tra rose, e fior par faccin nido,
Dove piu vaghi augelli empian l’orecchio,
Non sol da far di lor gli huomini ardenti,
1240Ma Lupi, Orsi, Leon, Tigri e Serpenti.
Mentre che non mi sazio di mirare,
In altra parte l’occhio mi risponde,
E veggio col Tridente in mezo al mare
1244Nettuno solazzar con le salse onde:
Da due Delphini’l carro fa tirare
Per le belle acque placide, e gioconde,
E par ch’aspetti a maritimi balli
1248Nimphe di perle ornate e di coralli.