Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/59

Da Wikisource.

Nell’altro quadro piu divin c’humano,
     Cerere scorsi in ornata pittura,
     Che con ghirlanda di maturo grano
     1252Orna il bel fronte, e la diva figura,
     E vaghe spighe tien raccolte in mano,
     Perche de terren frutti è sua la cura,
     E quando vede’l mondo haverne inopia,
     1256Per soccorrerlo vuota il Cornucopia.

Il fabro, che gli strali a Giove dedica,
     Seguita appresso all’ardente fucina,
     Ne maraviglia è se Vener si medica
     1260Le fiamme con piu degna medicina,
     Per c'ha costui una faccia maledica
     Da minacciar sol folgori, e ruina,
     Tal che, chi fiso l’opra non procura,
     1264Pensa sia vivo, & ha di lui paura.

Intorno intorno son piu divin spirti,
     Con archi in mano, e con aurati strali,
     Nutriti in Cipro fra gli ameni Mirti,
     1268Che danno al vento le ben composte ali,
     Le lor prontezze mai non saprei dirti,
     Perche son piu divine che mortali.
     E per piu adornar quel divin Choro,
     1272Chi tien la palma in mano, e chi l’alloro.