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il mistero del poeta 45

di piccoli brillanti, mi lasciavano poca speranza che fosse libera.

Aveva dimenticato lì il suo libro. Vidi con molta meraviglia le poesie di Leopardi. Sul frontespizio era scritto per isbieco questo nome:

Violet Yves

Sperai che ritornasse, ma invece venne il cameriere a prendere il libro. Seppi da lui che la signora era arrivata da una settimana con suo marito e che questi si era ammalato subito. Però stava già meglio. Benchè mi aspettassi la parola «suo marito,» n’ebbi un colpo di dolore. Mi mancarono la voglia e la forza di fare a colui altre domande.

Mi tenevo sicuro, nella mia fervida fantasia, che la signora Yves non fosse felice. La sua pronta cortesia verso di me; la compiacenza quasi evidente con la quale si era trattenuta meco, mi dicevano che non era innamorata d’alcuno. Ciò