Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/124

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in chiesa dimoravano, generalmente fu in maniera per tutti gridato misericordia, che essendo tuonato appena quivi si sarebbe sentito. Fra Girolamo vedendo il popolo a suo modo adescato, per più accenderlo e fare che l'inganno fosse compito, cominciò a gridare: Laudato Iddio; silenzio brigata mia. Ed essendo per lo suo dire ognuno quietato, fatto pigliare fra Mariano lo quale per sembianti parea morto. e collocar dinanzi l'altare, così parlare incominciò: Signori gentiluomini, e donne, e voi tutti voi altri contadini, io vi prego per virtù de la santa Passione di Cristo, che ognuno se inginocchi, e divotamente si dica un paternostro a riverenza di messer san Luca, per li meriti del quale Iddio ritorni non solo questo poveretto in vita, ma li perduti membri e la mancata favella gli restituisca, a tal che la sua anima non vada in eterna perditione. Né più tosto il comandamento fatto, postosi ciascuno ad adorare, lui da l'altra banda dal pergolo sceso, e preso un coltellino, e raso un poco de l’unghia de la miracolosa mano, e postala in un bicchiere d’acqua benedetta, e aperta la bocca di fra Mariano, quel pretiosissimo liquore in gola gli gittoe, dicendo: lo ti comando in virtù del Spirito Santo che de continente ti levi su e ritorni alla pristina sanità. Fra Mariano che con grandissima difficoltà aveva insino a quella ora tenute le risa, avendo ricevuto il beverone. e air ultimo sentito il fatto, per tanto subito in pie levatosi, aperti gli occhi, tutto stordito cominciò a gridare. Gesù, Gesù. Onde veduto le brigate questo altro manifesto miracolo. ciascuno territo e stupefatto, Gesù, Gesù, similmente chiamava, e chi a sonare le campane correva, e chi basciare e toccare li