Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/156

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il Papa confirmarmi1, come vicario di Cristo in terra e de la santa madre Ecclesia santissimo pastore; nientedimeno parendomi far bene dico2 non solamente sono costretto ad esser partigiano del Signore Re e vostro, ma anche bisognando a pigliarne grave martirio, non altramente che per la nostra cattolica fede il ricevessi. Occorremi dunque, Donna mia, non per dir male d’altrui, che Iddio non voglia, che la maggior parte de’ nostri frati non essendo di tal mia buona e cauta intentione, sariano da esser poco più che niente esistimati, in qualunque cosa un irremediabile scandalo seguire ne potesse: e per questo cognoscendo io essermi bisogno di molto ben da loro guardarmi, sarà necessario a tal cosa si pigli alcuno rimedio, onde conducendosi di notte a me alcuno vostro partegiano, mio divoto, per rivelarmi qualche suspetto che nella città si avesse, o forse per insegnarmi alcun occulto modo di trovar denari per lo Signore Re, o per mille altre cose occorrenti, e per non essere cognosciuti, cui travestito in frate, e cui in un modo e cui in un altro conducer si vuole; e li nostri portinai sono tanto stimolosi, che volendo da qualunque ci viene spiculare e intendere ogni particolarità di sua venuta, fanno che questi tali prima deliberano ritornarsi, che fidarsi e non saper di cui; la qual cosa quanto potesse da un’ora a un’altra nuocere o giovare a lo stato del Signor Re, la Maestà Vostra facilmente lo può comprendere. Per tanto a me pare, e di ciò quanto posso vi supplico, acciò che da pericoli possibili ed evidenti ne liberamo, che subito ordinate col nostro Prelato,

  1. forse conformarmi.
  2. di ciò?