Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/186

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te in parte ringratiatisi e concluso non altramente usarsi l’uno l'altro che da patre a figiuolo, ciascuno a far suo ufficio si ritornoe.

Ludovico, che secondo l’ordine tra loro fermato era travestito in marinaro provenzale de galea fuggito, e per San Piero andava mendicando, sapea sì ben fare l’arte del gaglioffo che oltre a quello che di fornire intendeva, ricevendo quasi da ognuno limosine di assai minuti arravogliava1, e discorrendo per la chiesia con l’occhio sempre al pennello2, e visto frate Antonio senza impaccio di confessare, con lento passo a lui accostatosi umilmente di un poco di udienza lo supplicoe. Il frate che avea borsa di ogni danaro, ancora che secondo la vista poverissimo lo stimasse, pur di riverso voltatoglisi3 a piedi e fattosi el segno de la santa Croce così gli prese a dire: Patre mio, ancora che li mei peccate siano grandi io non sono pur tanto per confessarmi quanto per rivelarvi un grandissimo secreto, e più presto a voi che ad altri, parendomi comprendere in voi grandissima bontà e divotione verso el servicio di Dio; né so quale spirito dentro mi stimola o per mia ventura, o vostra bona sorte, che mi sento costretto solo a voi manifestarlo; e per tanto vi rechiedo e supplico per lo vero Dio e per lo santissimo sacramento de la confessione, vi piaccia con quel silentio tenermi che voi medesimo discerne-

  1. Questo arravogliava è di dialetto: l’edizione della gatta ha arrecoglieva, che mi pare meno significativo.
  2. Pennello, lunga e sottile striscia di tela che sventola in cima all’albero della nave. Espressione marinaresca per dinotare che il furbo aveva sempre l’occhio al frate.
  3. Certo manca qualche parola; forse queste «e colui inginocchiatosi». Ma non ardisco di mutare niente.