Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/216

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suado che facilmente e senza nissun mancamento de tuo onore il potresti contentare. Egli dice che non vorrebbe altro da te se non che tu ti contentassi da lui essere amata, e che per guidardone di questo alquanto ad amar lui ti disponessi, e quando talvolta ti inviasse alcun de’ suoi doni accettarlo, e portarlo per suo amore ti dignassi. Queste, figliuola mia, mi paiono cose assai leggiere, e tu e ogni altra giovene il deverebbe fare, acciocché non passassivo senza coglier li fiori de la gioventù, essendovi da la onestà il gustare dei soavi frutti vietato. La giovene udendo tante affettuose parole e con tante ragioni per la prudente messaggiera davanti paratele, ancor che naturalmente onestissima fosse, li parve esser da necessità costretta a fidelmente amarlo, non intendendo però della sua innata onestà per nissun modo i termini preterire; e a la vecchia voltatasi così le disse: Or via, madonna, tornarete al gentiluomo e gli direte che per amor di soe virtù io son contentissima accettarlo per mio unico amatore; e questo solo da me gli basti; e ditegli che pensi bene d’esser secreto, e non caschi in lo errore de’ più de li giovini, che trovandosi tra compagni, non solamente di quel che fanno, ma di cose che mai viddero si vantano, avvisandolo che io vorrei prima morire che a notizia di mio marito venisse, il quale supera di gelosia ogni altro geloso. Onde paruto alla vecchia aver non poco per lo primo assalto adoperato, e cognoscendo la cosa andare per buona via, in questo modo rispose: Figliola mia, tu parli saviamente, ma vo' che sappi che lui tra l'altre soe singolari virtù è secretissimo; e, se Dio me lassi far buon fine, quando egli mi palesò tal