Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/219

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riaggi ordinati montati, tutti di brigata a cavallo, come notte fu verso de la città se avviarono; e pervenuti al Seggio del Campo, trovarono alla pista dei cavalli, come è usanza di osti, uscito fuori l’oste, il qual disse: Signori, volete voi alloggiare? Al quale uno di loro rispose; Maisì, avete voi buone stalle e letti? Messer sì, disse l’oste, dismontate pure che sarete ottimamente serviti. Colui tiratolo da parte gli disse: Vedi, oste, la tua bona fama ne ha condotti qui, e però ne conviene prender di te quella securlà che al nostro bisogno si richiede; e perchè sappi noi avemo qui la figliola del Conte di Sinopoli, nuovamente per morte del quondam messer Gorello Caracciolo suo marito vidoata, e così mestosa come tu vedi al padre de presente la torniamo; e per onestà mal volentieri, possendosene fare altro, la fariamo nell’albergo questa notte dormire; però per cortesia ve pregamo vi travagliate trovarne alcuna donna da bene con la quale questa notte con due altre sue fantesche possa albergare; e noi pagaremo al doppio di quanto meritasse. A cui l’oste rispose: Signor mio, de qui d’intorno non conosco io persona a ciò buona, nondimeno io vi offero ciò che posso. La verità è che io ho la mia casa un poco da qui lontana ove tengo mia moglie assai giovene; onde piacendovi si potrà con lei dimorare, e lo pagamento sia rimesso in voi. Il gentiluomo alla donna rivoltosi disse: Vedete madonna Francesca, a me pare che starete di gran lunga megliore in casa di questo valente uomo in compagnia di donne, che qui tra noi. Lei con sommessa voce risposto contentarsi, e l'oste lasciato a loro un garzone che li mostrasse la via, rattissimo in casa se condusse, e