Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/221

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dell'inganno accorta, presala per mano e in braccio recatasela, in cotal modo a dir le comincioe: Dolcissima vita mia, io sono il tuo fidele e perpetuo amatore, e qui in tal maniera condotto attento che tra la gran gelosia di tuo marito e la somma tua onestade ogni altra via mi aveano interdetta, e questa sola rimasa dal signore Amore mi fu con grandissima speranza aperta e dimostrata; e così condottomi come vedi nelle toe gratiose braccia. te supplico che tal mio passionato ardire per comune onore e contentezza con discreta maniera contentar debbi, e con quella pace e quiete te volgi verso il tuo unico e ferventissimo servitore, cogliendo parimente i dolci e soavissimi frutti de la nostra gioventù, che prudentissima donna farebbe. La giovene ancora che tutta isdegnosa più volte per uscirli di mano avesse soe forze invano adoperate, pur cognoscendo che il gridare di eterna infamia le saria stata cagione, essendole etiandio da prima colui assai piaciuto, con seco medesima impronto consigliatasi, prese per partito donargli quello chepossendo talvolta negato non gli avrebbe, e a lui rivolta disse: Se il poco senno di mio marito vi ha qui condotto, io non intendo con mia eterna vergogna ve ne cacciare, ed essendo nelle vostre mani donata, non me occorre dire altro se non pregarvi per Dio. e per la virtù alla quale sete per vostra nobilita obbligato. che contentando il vostro disio, vi sia il mio onore ricomandato. L’amante di tali parole lietissimo, strettamente baciatala, li disse che dubitare non li bisognava, imperò che lui di continuo la propria vita a ritaglio metteria per conservatione del suo onore e buona fama quando bisognasse. E