Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/236

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tà giudicare. E oltre a ciò avendo per addietro degli effetti de la gelosia non a bastanza toccato, mi pare più oltre trapassando di dire non essere tal passione sempre de soverchio amore causata, ma certamente lo più de le volte da pusillanimità grandissima travenire; però che la maggior parte de’ gelosi sono vecchi, o brutti, o impotenti, o vero di sì poco core che credono che ognuno che apparescente veggono saperà meglio e più di lui a la moglie satisfare. E perchè al numero de’ magnanimi e dei liberali da li teneri anni te ho cognosciuto, e ottimo medico da sanare ogni languore, m’è piaciuto, donandote de la seguente novella notitia, te supplicare che di salutiferi rimedii, che all’una e all’altra passione accadono, al tuo Masuccio e dottrina e consiglio prestar ne debbi, a tal che da te istrutto possa a li posteri la tua mirabile scienza con autorità non piccola comunicare.


NARRAZIONE.


Messer Tommaso Mariconda1 mio avolo e tuo affine, come a te può esser noto, fu molto notevole e leggiadro cavaliere, ed al suo tempo non poco in la nostra città tenuto e reputato, il quale essendo d’anni pieno, come è dei vecchi usanza, de infinite e dignissime istorie ricontar se dilettava, e quelle non senza grandissima facondia e memoria incredibile le porgea. Ove tra l’altre me ricordo udirli nella mia fanciullezza per verissimo ricontare come da-

  1. I Mariconda furono nobili di Napoli e di Salerno. Andrea Mariconda fu Vice-Protonotario, ed il primo de’ giudici che fecero il processo e profferirono la condanna contro il Petrucci, il Coppola, e gli altri baroni della congiura.