Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/237

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poi la morte del re Carlo Terzo nacque nel nostro regno grande e continua guerra per le solite oppressioni datene per Casa d’Angioia; nel quale tempo essendo in Napoli un cavaliere messinese Giuffredi Saccano nominato, e molto divoto partesano di casa de Durazzo; e un dì, come a cavallo per la città era usato di gire, gli venne veduta a la finestra una bellissima giovenetta figliuola d’un vecchio mercante del cui nome non bene mi ricordo; e quella oltre modo piaciutali, subito di lei si trovò fieramente preso; e come volse la lieta fortuna di tutti dui, avvedendosi la giovene, che Carmosina1 avìa nome, che al cavaliere era piaciuta, quantunque mai avesse conosciuto che cosa fosse amore, nè appena alcun altro omo veduto, avvenne cosa forse inaudita, che in un medesimo ponto una fiamma parimente in doi cori arse, per modo tale che a nissuno parea il partire fosse concesso; pur dopo alquanto spazio da onestà e timore tirati non senza greve e pari pena si dipartirono. Messer Giuffredi cognoscendo che amore all’improvvista con un colpo ne avea due buttati a terra, e che altro che attitudine2 non gl’impediva a possere le concordi voglie satisfare, tutto si diede, come d’amanti è costume, a investigare chi fosse la giovene, e di chi figliuola. Trovato brevemente il padre, intese d’esser quello oltre la vecchiezza geloso e avaro fuor de modo, e in maniera che per non esser di maritare la sua unica figliola requesto3, de continuo reclusa in casa e peg-

  1. Bel nome greco. Cosi si chiamava anche la fanciulla di Jacopo Sannazzaro. Oggi non è più comune nelle nostre donne.
  2. Attitudine qui significa occasione atta, acconcia a fare ciò che tutti e due volevano.
  3. requesto, richiesto.