Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/263

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cuore che Iddio non farà passare questo bene irremunerato, ed io dal canto mio domani farò il debito come tu medesimo vederai ed in maniera che io spero con la grazia del mio Creatore tal volta avrai maggior soccorso a la tua povertà, e con bona coscienza, che non era questo che il maledetto nemico di Dio ti avea parato dinanzi per farti precipitare a perditione. Angelo gli rendì infinita mercè di sua carità, ma più assai de la fatta offerta di volere al popolo la mattina per lui supplicare, e lassatagli la borsa piena di fiorini, gli disse: Padre mio, datemi il modo ch’io ho da tenere, però che vi avviso non per jattarmi ma per dir la verità io sono pure di nobil gente nato, e mal volentieri, potendosene altro fare, mi farei qui elemosinando conoscere. San Bernardino facilmente credendolo, di maggior compassione gli donò cagione, e per tanto gli ordinò che della cella del suo compagno non si partesse. Venuto adunque il novo giorno, e secondo la sua usanza salito in sul pergolo, e cambiato il proposto tema disse: Fecit mirabilia in vita sua: quis est iste, et laudabimus eum? e poi soggiunse: Signori cittadini, essendomi novamente venuto un mirabile accidente tra le mani, e piuttosto miracolo che umana operatione, mi è parso conveniente trasgredere l’ordine de la promessa predica, e proponervi il tema che avete udito. E cio è che un povero uomo per purgatione de’ suoi peccati andando a San Giacomo ante ieri matina tra la molta calca gli si venne volgendo tra’ piedi e forse monstratali dal diavolo una borsa con una brigata di centinara di fiorini, e sopra di ciò avute più tentationi e battaglie da sua estrema povertà e dal pensare a sue