Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/276

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mostrandosi tutto di carità ripieno, al suo fante voltatosi e piano parlando per modo che la donna lo intese, cosi gli disse: Gran peccato è a si belli porci dover così presto di morte subitania morire. La donna che a le parole avea le orecchie pesole tenute, disse: Missere che dice dei miei porci? Rispose lui: Io non dico altro se non che mi pare un gran mancamento di natura che debbano da qui a poche ore morire senza trarsene profitto alcuno. E la donna che insino al cuore tal novella li dolea disse: Deh uomo di Dio, io ti prego mi discopri la ragione di tal biastema,e se possibil fosse di farvi alcun riparo. A la quale rispose: Donna da bene, io non ne so rendere altra ragione se non che sarà così per un certo segno che ci ho cognosciuto, che persona che viva non sarebbe accorta altro che noi frati che avemo la grazia del nostro Barone Misser Santo Antonio; e sarebbenci rimedii se io avessi qui alcuna de le nostre gliande precantate. Disse la donna: Oh vedete per Dio se ne avete niuna che ve la pagarò molto bene. Il fratoccio rivolto al suo fante, il quale era molto nell’arte ammaestrato, gli disse: Martino, guarda fra le nostre bisacce se ve ne son due che le ho servate per l’asino nostro che così spesso si suole ammorbare, facciamone grazia a questa donna, a ciò per tale mancamento non si perdano li degni porci, che lei non sarà tanto ingrata che non abbia per ricomandato il nostro ospitale di alcun poco di lenzuola per li poveri infermi. Disse la donna: Per l’amore della Croce di Cristo salvatemi questi porci di tanto mala sorte, che io vi darò una tela nova e sottile che ne farete non che uno ma due paia di lenzuola al vostro ospi-