Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/275

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te facetissima novella mandarti: della quale almeno te resterà cautela a conoscere di quante maniere di corsali vanno per lo mondo discorrendo, e con quante novissime arti inducono gli sciocchi a farsi da lor medesimi empir le budelle di fiorini e reputare per santi, come nella sua fine con piacere non piccolo ti sarà manifesto. Vale.


narrazione.


Come a ciascuno può esser noto, gli Spoletani e Cerretani come fratocci di Santo Antonio vanno di continuo attorno per Italia cercando e radunando i voti e promesse al loro Santo Antonio fatte, e sotto tal colore vanno predicando e fingono far miracoli, e con ogni altra maniera di cauti inganni che possono adoperare, si empiono molto bene di denari e d’altre robe, e ritornansi a poltronizzare a casa; dei quali più in questo nostro regno che in altre parti ogni dì ne vengono; e massimamente in Calabria e in Puglia, ove assai elemosine e poco senno vi trovano, quasi di continuo drizzano il loro cammino. Dove l’altro anno del mese di jennaro capitando alla Cerignola uno di questi tali cerretani a cavallo, e col somaro carico di bisacce, e col fante a piedi andando elemosinando per la terra, e facendo inginocchiare il cavallo a riverentia del Barone Misser Santo Antonio, secondo loro usanza, e in una parte capitando, gli vennero veduti dinanzi la casa d’un ricchissimo massaro due gran porci, e non essendovi il massaro, la moglie gli fece elemosina con più devotione de le altre; per lo quale atto parve al fratoccio quello essere terreno buono da ferri suoi, e