Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/278

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per presto attendere al necessario, senza dire altro, a la moglie domandò quanto tempo avea che il fratoccio era partito e quale cammino tenea: al quale fu risposto, che non avea un quarto d’ora, e che andava verso Tre Santi. Il valente uomo tolti circa sei altri giovani armati, rattissimamente dietro la pista del fratoccio s’avviorno, e non avendo appena un miglio camminati che il videro da lungi, al quale dato de loiro1 e con alte voci chiamato che aspettasse, non restavano di tirare verso lui. Il fratoccio al gridare rivolto, e vedendo la brigata abbaiando venirgli addosso, estimò subito che fosse ciò che era, e da’ suoi soliti provvedimenti aiutato, spacciatamente si fe’ dare la tela da Martino, e postasela dinanzi l’arcione e con le spalle rivolte ai nemici, preso il focile e destramente cavato il foco, lo appicciò a un pochettino d’esca, e come presso li sentì pose l’esca accesa dentro le pieghe della tela, e rivolto a coloro che erano già gionti a lui, disse: Che volete valenti uomini? Il massaro fattosi avanti disse: Vile poltrone ribaldo, che mi viene voglia di passarti questa partesana per mezzo il corpo, non hai avuta tu vergogna venire a casa mia e sotto inganno rubare la tela a mia moglie, da la quale che vermicane ti nasca. Il fratoccio senza altramente replicargli li buttò la tela in braccio, e disse: Buon omo, Dio te perdone, io non ho rubata la tela a tua moglie, ma lei l’ha di sua voglia donata ai poveri del nostro ospitale; ma togli la tela col nome di Dio: spero al nostro Barone Misser Santo Antonio che fra brevissimo spatio ne mostrerà evidentissimo miracolo, che si abbatterà il suo foco non solo dentro

  1. Dar di logoro come si fa al falcone per farlo calare.