Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/283

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sopradette vie quale avessero dovuto fuggire o seguire, lo lasso non solo a te ma a coloro che non avendo altre faccende leggendo la presente novella ne possono giusta sentenza donare.

Ed io seguendo la istoria dico che nel tempo che il famoso maestro Onofrio de Jordano avea pigliata l’impresa del mirabile edificio del Castello Novo1, la maggior parte de' maestri e manipuli de la Cava se conduceano a Napoli per lavorare a la detta opera: ove tra gli altri furono due giovani del casale di Priato, i quali non meno desiderosi di vedere Napoli, che anco stati non vi erano, che per vaghezza di guadagno, una domenica matina dietro un maestro se avviarono, e camminando con molti altri Cavoti a la sfilazzata, avvenne che costoro che di camminare non erano usi rimasero una gran via dietro, e per la pista degli altri, ancorchè non sapessero il cammino, tanto si affaticorono che quasi a tardi giunsero a la Torre del Greco, e uno di loro che era assai più dell’altro stracco, propose ivi albergare; l’altro dandosi core, e credendo forse giungere i compagni, affrettando il passo quanto potea, non ebbe tanto potere che tra il mezzo cammino fra la Torre e Napoli non gli sopragiunse scura notte; di che lui molto pentito di avere il compagno lassato, pur trottando senza sapere ove si fosse, giunse al Dritto di Ponte Ricciardo2, del quale vedendo le mu-

  1. Noto questa notizia per la storia. Alfonso I.° d’Aragona fè costruire la gran sala di Castel nuovo e le alte torri. V. l’Istoria del Costanzo lib, 18. 11 Castello fu fondato da Carlo I d’Angiò quando fece Napoli capitale del regno.
  2. Ponte ora detto della Maddalena. Ma che cosa è il drito di ponte Ricciardo? L’ed. dell’83 dice dricto: le altre drito. Io credo che si chiamava dricto o dritto la casa dove si riscoteva il dritto della gabella presso il ponte.