Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/293

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trovare tante cose e cosi presto? e io, ponetevi in ordine, che questa notte venerò per voi. E da lui partitosi ordinò con Loisi che quando ora gli parea al loco tra loro ordinato aspettasse: e come notte fu, lui se n’andò in casa di Giacomo, e gli disse: Volemo andare che è già ora? Misser si, rispose lui. E cosi misser Angelo fattasi dare la omicida spata, e a lui acconcio il castrone in ispalla, e un paro di caponi per braccio, si condussero tra certi casalini ruinati, a l’uno dei quali si era Loisi con alcuni altri gentiluomini, per non avere tanta festa solo, occultato. Dove gionto, misser Angelo a Giacomo rivolto disse: Vedete, parente, noi siamo a loco tale arrivati, che senza nostro grieve pericolo non potriamo indrieto retornare, e però state de bono animo: tuttavolta non resto di dirve che per cosa vediate o sentiate, per spaventevole che sia, non vi venisse nominato Iddio o la Madre, né meno vi segniate di croce, che tutti sariamo buttati in gola de Lucifero; ma se pure avete qualche dottanza, come in simili casi suole avvenire, recomandatevi al carriaggio che portò l’asino in Egitto, che vi fu la Madre e il Figliuolo, e così inganneremo quello maledetto da Dio. Lui disse di farlo molto bene. Or via, disse il nigromante, voi direte come udirete dire a me; e quando avremo scongiurato Barabas, e lui gridare, dammi i coduti, subito gli buttate i caponi; e il simile fate del castrone quando cercherà il cornuto. Lui anco disse di farlo molto volentieri. E dati questi ordini, cavò fuori la spata, e con quella fé un gran circolo in terra, e designatovi dentro alcuni caratteri1, e col foco che seco avea portato con

  1. dice alcune caractole.