Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/319

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sciata a fare: alla quale il moro disse chiaramente che lui non era mai contento finché non fosse a casa sua. Le quali parole da la donna con rincrescimento mai simile gustato intese, si ingegnò con molte evidenti ragioni persuaderlo restare a tale stato contento; ed oltre a ciò, se pur gli piacea, lei si deliberava avvelenare il marito, e con lui insieme de le sue facoltà goderse; e cognoscendo che el moro con grandissima arte stava a la sua deliberatione fermo, prese per ultimo partito di lei con esso insieme in Barbaria se ne fuggire; e al moro dettolo, e da lui con mirabile piacere ascoltato, per non dare più indugio al fatto, aspetlato il tempo che fresca e continuata tramontana menava, e che Nicolao era andato per suoi bisogni a Mazzara, una notte con certi altri schiavi presero un legno dei necessarii argomenti marinareschi guarnito, pigliata la donna, e con essa una turca assai giovene e bella, e con certe altre robe sottili che la pressa loro concesse, usciti de la città s’imbarcarono, e drizzati al loro cammino da la fortuna furono in tal maniera favoriti che il dì seguente si ritrovarono ai loro moreschi liti. Ognuno dei compagni andato via ai paesi loro, Elia con la donna e la turca si condusse a Tripoli, e dalle sue brigate con gran festa recevuto, e stato alquanti dì in casa con la fatta preda, o che la giustizia di Dio che non lascia niuno male impunito lo avesse spinto, o che da sua consideratione medesima fosse processo, cognoscendo colei da insatiabile libidine assalita avere tradito il marito che quanto la propria vita l’amava, abbandonati i figliuoli, che non poco era da maravigliare, lasciata la patria e la legge del suo Dio, e più

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