Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/324

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der più tempo, disse a la moglie che spacciatamente pigliasse e denari e gioie possibili a portare, che in quel punto volea già partire: de che lei alquanto smarrita ora una cassa ora un’altra1 aprendo: fra questo Nicolao preso tempo si accostò piano dove il moro giacea, e ammanitosi un cortello che seco perciò aveva portato, destramente senza alcuno strepito gli secò le vene della gola, e quivi morto lasciatolo n’andò verso la moglie che in bocconi stava all’orlo d’una cassa aperta cercando certe gioie che al moro avea vedute; di che lui pigliato il coverchio con tutte due le mani, e sopra’l collo de la moglie lasciatolo cascare, ed esso premendo forte addosso in maniera che senza lei poter dire ohimè! ivi la fé morta rimanere. E ciò fornito, presi certi sacchetti di doble, e altre ricche gioie e dilicate coselline avviluppate e postele in grembo di Lucia, la quale per li due visti omicidii territa, de la sua vita impaurita slava, le disse: Figliuola mia, io ho già il mio desiderio fornito, nè altro mi resta a fare che condurmi ai miei compagni, i quali questa notte finisce il tempo che aspettare mi debbono, ed oltre ciò menarti meco cosi per mia contentezza, come per guidardonarte del gran beneficio da te ricevuto, il quale2 sarà tale che tu medesima giudicarai non essere da vizio d’ingratitudine assalito. Lucia udendo le parole tutte per contrario ai suoi dubbiosi nuovi pensieri, fu lieta a maraviglia, e ad ogni suo volere si offerse paratissima. E così chetamente usciti di casa, e pervenuti a la porta della terra, e quella con certi ferretti che seco per tal bisogno portava aperta,

  1. Vi aggiungerei andava aprendo.
  2. guiderdone.