Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/357

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gendo che di pericoli di persona da dubitare non era, attento che colui ponea in sua libertà l’andare e lo stare, e oltra ciò estimando che non meno che gran profitto gliene potrebbe seguire, senza più oltra pensarvi deliberò prendere il partito, e gli rispose essere parato andare come dove e quale gli piacea. Di che colui preso un velo ben firmato, e velatili gli occhi, e calcatagli la berretta, e presolo per braccio, introrono in cammino; e volgendolo da una strata a un’altra, e da più case rintrando e uscendo, quando tempo gli parve il condusse in casa della donna, e fattolo per diverse scale scendere e salire, a la fine postolo in camera dove con gran disio era aspettato, e toltogli il velo dal volto, gli serrò l’uscio. Lui aperti gli occhi conobbe essere in una camera oscura che cosa alcuna raffigurare vi si potea, ma ciò che vi era sentiva di soavissimi odori; e in questi termini alquanto ammirato stando, si sentì da una donna lietamente in braccio ricevere, e piano gli disse: Ben venga il solo presidio della vita mia. E senza fargli altramente motto gli fe’ segno che si despogliasse, e lui fattolo volentieri, e lei anco spogliatasi in letto se ne introrono; e non avendo a tale congiuntione loco di parole, adoperarono in maniera li fatti che a niuno di loro fu concesso un solo punto in ozio dimorare. E appressandosi l’ora che a la donna parea doverlo da casa cavare, prese una borsa colma di fiorini d’oro che perciò ammanita s’avea, e baciandolo tenerissimamente con sommessa voce in maniera che chi fosse cognoscere non potesse, gli disse: Anima mia dolce, togli questi pochi denari solo per repararti ai tuoi presenti bisogni, e de li futuri lascia il pensiero a