Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/389

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rere che io non conosco l'onore doversi a ogni sensualità anteporre. E con queste e altre assai simili parole con grandissima arte ordinate gli mostrò le dette lettere con le quali si crese dare maggior fede a la sua ordita e ben composta favola. Fra Paulo, ancora che come a prudente e in simili battaglie più volte con vittoria esercitato avesse lo intrinseco volere de la donna inteso e cognosciuto, però de passo in passo de’ suoi ragionamenti era ammirato e confuso remasto come in tanto giovenile e femineo spirito tanto artato sapere e con tanta astutia fosse albergato; tuttavia essendosi più volte accorto che quando lei nominava il Signore di più colori si cambiava il viso, comprese non meno che grande e fiera essere la sua passione; per la cui cagione propose col suo medesimo vento se avere in tale abbonazzato mare da navigare, e così le rispose: Donna mia, avendomi per vostra umanità fatto degno di scoprirmi vostri secreti, vi potete rendere sicura che non meno per conservatione del vostro onore che di quello del mio Signore, questa cosa passarà tra me con tanta taciturnità quanta voi ed io stimiamo la ponderosità del fatto la ricerca maggiore. Li vostri dubbii sopra fortissime ragioni fabbricati sono da commendare, e da non doverli senza maturo pensiero trapassare; pure, come che per impossibile non se possa tenere che vostri fratelli a tale anteveduto fine tale fatto avessero tramato, io non me posso persuadere che loro essendo pur prudenti avessero voluto porre lo onore loro in mano d’uno scolare di strana natione, attento che molti altri modi e molto più cauti a doversi di ciò rassicurare aveano. Ma lassando di questo il vero e il