Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/419

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subito in libertà posta e a sua casa remandatane: e cosi fu fatto. Il che di poi chi di loro da vero, e chi motteggiando il Signore di Notte dimandavano, se vegliando o pur dormendo, o per quale accidente avea la povera vecchia presa: e in maniera lui era confuso che non sapea né possea come era la cosa da vero passata la risposta firmare. Dove con gran piacevolezza tra tutti fue concluso e sentenzia data, che la fiera passione e gran fantasia che lui de la moglie di Maestro Giuliano aveva li avesse tale travisione nel cervello causata da fargli una brottissima vecchia tanto leggiadra giovane parere: e così schernito maravigliato e poco contento se ne ritornò a casa. Il sagacissimo fiorentino che con tanta arte e strani casi avea l’amata donna acquistata, perduta, e ricoverata, nella cauta maniera che da casa sua l’aveva tratta ne la fé senza scandalo o sentimento del marito retornare.


MASUCCIO.


Somme lode se possono e meritamente alla sagacia e ingegno del fiorentino attribuere, attento che nell’altrui regione gli fu concesso tra tanti singulari corritori el palio guadagnare, e dopo dell’avuto infortunio con la detta astutia a sì lieto fine riuscire. E perchè dei variamenti e casi di fortuna non se ne può tanto ragionare che più con ammiratione non ne resti a dire, in quest’altra si mostreranno de più strani diversi e dispietati accidenti a due provetti e nobili amanti per soperchio amore travenuti, con tanta disequanza1 dai recontati, quanto con sanguinose lacrime e violenta morte furono terminati.

  1. diseguanza diseguagiianza.