Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/441

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fine per forza di moneta il corroppe a fare e a dire quanto il suo bisogno ricercava, e mandalo per lo suo Virginio, il quale a lei occulto e prestissimo venuto, con gran piacere insieme ragionaro del modo tenuto e da tenere per non menare il fatto in lungo, ed anco dubitando non la finzione della peste avesse davero riuscita. El vecchio data fama che Eugenia da fratelli ammorbata lassata era morta, composto un certo corpo de panni che de vero corpo umano parea, con poca compagnia e meno lumi per la qualità de la infermità che maggiore non lo ricercava, fu detto finto corpo ad una lor propinqua chiesa sepellito. Virginio travestita la soa donna in ragazzo de omo d’arme, a la Città di Castello, ove avea soi cavalli e famigli mandati, se condusse; e qui occultissintamente a dovuto termine un bellissimo figliuolo parturito, come volse loro avversa fortuna che già d’ogni cattivo augurio a minacciarli cominciava, pochi dì appresso l'avuta contentezza con morte del nato figlio con dolore grandissimo fu terminata. Pure con la prudenza dandosene pace deliberarno, come già proposto aveano, Virginio al soldo de’ Veneziani se condurre, e postosi ottimamente in ordine di ciò che a tale ministerio1 se richiedeva, col suo novello paggio montati a cavallo, con suo carriaggio verso Lombardia drizzò il suo camino, facendo in suo pensiero per tutto il suo vivente così in paggio la donna travestita tenere. E avendo quando con piacere e quando con rencrescimento de Toscana uscito, e Romagna passata, e vicino a Brescia pervenuti una sera quasi al tardi, come li cieli e loro contrarii fati aveano già delibe-

  1. mestiere