Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/479

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ancora che la moglie non fosse gravida, a divenirgli compare il richiese: dove Genefra lietissimo gli disse contentarse, parendoli che lui medesimo con la sua fortuna insieme li apressero la serrata strata donde avesse con arbitrio colorato possuto caminare; e per fede e per bacio detteli quella fè torta che tra gli sciocchi se usa, e credesi tra loro el comparatico confirmato. Questo dunque gli fu cagione farlo molto spesso a le soe spese da la cara comare convitare; el che non passarono molti dì che il catalano avendovi posto el piede, vi se buttò dentro in maniera che del suo volere seguì intero effetto. E ancora che da alcuni nostri Salernitani, come a poco nelle loro faccende occupati, Cosmo fosse stato provisto che de pratiche e tratti catalani se guardasse, nondimeno confidando del bon compare e del suo provedimento, d’ogni dire d’altrui se facea beffe, e li amanti senza sospetto godeano. Dove avvenne che per faccende de grande importanza Genefra fu costretto ritornarse in Catalonia, e a l’andare del tutto deliberato, propose con un tratto piacevole e alquanto pericoloso, se la giovene volesse, seco con la nave che al porto era per partirsi ne la menare: e a lei chiarita tale soa intentione, essa come a giovene che vaga e innamorata era de Genefra catalano, assai poco la natura avea bisogno1, senz’altra consideratione respose, e all’andar via e a ogni altro suo volere essere apparecchiata. Per el che Genefra chiamato il caro compare gli disse: Avendo respetto

  1. Assai poco la natura avea bisogno. Queste parole stanno così per aria: forse vanno chiuse in parentesi, e forse vogliono significare che la donna di sua natura avea bisogno di poche persuasioni. E forse anche, poco da natura ec.
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