Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/497

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le nostre Italiche, quanto le oltramontane madonne quando loro vien meno l’arte adoperano la forza, come tu exceliente signore Conte con maraviglia leggerai. Vale.


NARRAZIONE.


Germino Re di Polonia, per quello che da più Poloni ho già inteso, fu nei dì soi molto savio e prudentissimo signore, el quale essendo rimasto senza moglie e senza alcuno figliuolo, ancora che avvicinassero li anni de soa senectù, per non lassare dopo lui el regno a strana nazione, a remaritarse se condusse, e tolse per moglie la sorella del franco re de Bossena1 giovene e molto bella, la quale avendola con regale cerimonia receduta e oltremodo piacendoli, quanto la propria vita l’amava. El che forsi a la Regina non bastando quello che in sorte le era toccato, propose con ogni istanza cercare de godere de l'altrui beni; e avendo posto gli occhi addosso a un liggiadro cavaliere cortesano, senza volerse d’alcuna persona fidare, lei medesima in camera chiamatolo, con assai acconcia maniera che dovesse a soe disordinate voglie consentire strictamente el re-

  1. Questo nome è chiarito dal seguente luogo del Summonte lib.V. «In Febraro del detto anno 1444 il Conte Giorgio e il Conte Paolo ambasciatori di Stefano Herceo Duca di Bossina, stabilirono una stretta confederazione tra il Re (Alfonso I.) e quel Principe che era un gran Signore nella Bossina, dove Macometto primo di questo nome imperatore de’ Turchi fundò un gran regno e pose in quello Re, e si estende sino alla Provincia che gli antichi chiamorno Mesia, ec.» La Bossena dunque è la Bosnia, e Masuccio che sapeva di quest’ambascerìa venuta a Re Alfonso, indica il paese come allora si diceva.