Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/503

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tunque summamente gli piacesse, pure con admiratioue non piccola fra sé medesimo giudicava colei sola ogni altra scellerata femina de crudeltà avanzare; nondimeno né questo né altro ebbe tanta forza de retrarlo dal cominciato lavoro, nel quale con comune piacere continuando, la Regina de lui se ingravidò, e al dovuto termine parturì una molto bella figliola, la quale el Re pigliata per soa, ne fe’ gran dimostratione d'allegrezza. La Costanza che con dolore mai simile gustato aveva el morto figliolo col marito insieme amara e occultamente pianto, e come a pratica e intendente cognosciuto a bastanza la domestichezza e favore de la Regina al cavaliere suo amatore con effetti dimostrati che passavano li termini del dovere e della onestà, con seco raccolse tutto el fatto come era pontualmente successo, non altramente che se lei a tutto fosse intervenuta; e da dolore e disdegno de tale e tanta scelleranza vinta, non se ne possea dare pace. Ed avendo el marito per mezzo del re di Polonia la grazia del re d’Ungaria racquistata, pochi dì appresso la morte di loro figliolo in Ungaria se ne retornorno, e tre altri figlioli ne condusse col secreto Adriano, il quale da essi non altramente che proprio figliolo era amato e con gran tenerezza allevato; dove da gli altri loro signori furono benignamente recevuti e onorati caramente. Costanza visitando de continuo la Regina e da lei lietamente raccolta, avvenne che avendo la Regina uno bellissimo figliolo quasi de uno medesimo tempo con Adriano, la soa balia se infermò in maniera che non valea darli del suo latte: el che la Regina tenerissima del figliolo avea mandato per più e diverse donne che in tale servi-