Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/511

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che per un non pensato caso furono da un famiglio de casa visti, il quale chiamato subito il Cavaliere, e raccontatoli el fatto, di male talento ripieno con soi famigli andò dove erano coloro, i quali nel colmo di lor piacere furono a salva mano presi: nondimeno Antonio, che gagliardo ed animoso era molto, per forza uscitoli da le braccia, e con la spata in mano fattose far loco, senza essere stato da alcuno cognosciuto né offeso, se ne ritornò a casa sua. Messer Mazzeo dolente a morte rimasto, vedendo a che termini era la cosa, volse saper da la figliola chi el giovine fuggito fosse stato: el che lei come a prudente cognoscendo la intera virtù del padre che per non finir gli anni de sua vecchiezza con tanto cargo per modo alcuno le averla la morte perdonata, deliberò la vita del suo amante esserle più che la sua cara, e per final resposta gli diede che prima averia sofferto ogni tormento con la morte insieme che il giovine palesare. El padre nel furor raccendendosi dopo più e diversi tormenti datile, e vedendola pure in sul negare ostinata stare, ancor che l’affetion de la carne lo strengesse, pure con virilità grande per ultimo partito già prese de farla morire; e subito senza volerla più vedere comandò a doi sol privatissimi famigli che in quella ora andassero con una barca, e strassinatala prima, la buttassero parecchie miglia in mare. Coloro come che male volentieri il facessero, pur per obbedire prestamente ligatala, al lito del mare la condussero, e nel racconciar de la barca a uno de loro venne compassione, e acconciamente tentato el compagno che con non meno rencrescimento di lui in tanto crudelissimo caso intervenea, da una parola a un’altra

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