Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/542

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ciato virtuoso camino continuare e finire, e una de mie novelle a Te, che l'Onorato nome hai con le proprie virtuti illustrato, intitulare, me pare assai debita cosa che non de altro che virtuosi gesti se te debbia scrivendo ragionare. Entrate dunque, virtuosissimo Signore, nel fertile e vago giardino, a l’uscir del quale te supplico debbi da quello fede liberalità e gratitudine per odoriferi fiori cogliere e odorare, a che col tuo grande cognoscimento possi vero iudicio donare quale de essi deve essere nel cospetto degli uomini de maggiore onore e laude commendato.


NARRAZIONE.


Quante e quale sieno state mirabili le imprese con le vittorie e gran conquiste insieme e pigliate e avute per li cristianissimi Principi de Portugalia, e quanto sia digno de memoria el passar del grande mare tante e tante volte con loro potentissimo e bellicoso esercito nell’africana regione contro degli

    incrudelito nel proprio sangue, nol sofferse, e persuaselo a carcerare il figliuolo e del commesso peccato inquisirlo, con sì fatta severità che poco appresso fe' vituperevolmente giustiziare un soldato del castello che intendeva farlo fuggire: dicendo, se le offese dai servigi si potessino sgravare, niuno di quei colpevoli meritar castigo; perchè non solamente i loro padri, ma eglino stessi avere alcuna volta il re giovato. Arrossì Ferdinando della magnanimità del Conte; e risoluto in ogni modo di volerla superare, chiamò il primogenito di Morcone ancor fanciullo, e fègli sposare madama Sancia naturale figliuola del Duca di Calabria, promessogli in dote la vita e lo stato del padre. A tanto la emulazione della virtù forza gli animi quantunque depravati». E figliuola o nipote di questo Conte fu quella Mandella Gaetani (Raimondella), principessa di Bisignano, che sola fra tanti congiurati pusillanimi mostrò senno ed animo virile, ed ingannando il sospettoso Ferdinando, fuggì a Roma con sei figliuoli.