Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/547

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vuto beneficio per me pensare se dovessero, e solo me resta el pensare come di ciò in futuro possa de alcuna gratitudine essere commendato; pure a l’ultime domande respondendo dico, ch’io essendo come sono già prima a la mia legge che a la dimandata conditione obligato, quella potria essere in maniera de necessità che me bisognasse per suo comodo e servizio come a primo debito le arme pigliare e obsequire, quanto il suo bisogno, me costringesse non potria tale promessa né poco né molto osservare. E però toglialo Iddio tale pensare de promettere cosa certa che per possibile accidente ne possa venir meno. E oltra ciò donandome libertate con qualsivoglia obligatione, oltre che pur prigione me pareria remanere, volendo alcuna virtute usare, per isforzata e non voluntaria saria da' presenti e dai posteri giudicata. Dunque per la toa virtute, degna senza alcuna conditione libertate donarme, overo appresso de te me lassa el remanente de mia vita nella solita carcere macerare. Cognobbe el virtuosissimo e illustrissimo Re la intera virtute del cavaliero dalla grandezza de l'animo della madre non degenerare; a le quali parti parendo per debito essere obligato, volse ad essi demonstrare che niuna loro usata virtute bastasse la generosità del suo spirito occupare: e così senza aspettar lo tempo a la resposta disse: Io non voglio che niuno de voi qui reste né lasse alcuna natura de roba per fatti né veruna parola per pegno; e però, donna, togliti el danaro che per me avevate portato, e con lo vostro caro figliolo insieme ve ne ritornate a casa, perchè de reale Re suole esser proprio la liberalità, e massimamente a Voi che in quella spera-