Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/92

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dire sue costumate orationi, e volgendo la carta ove era il suo Spirito Santo, veduta la qualità della nuova scrittura, fu tutta di un tale accidente sbigottita; doppo alquanto rassicurata, letto il tenore del doloroso annuntio, di maraviglia confusione ed angoscia le donò non piccola cagione; e tornata a rileggere, tutta via più leggendo si travagliava, anzi si confundeva nel suo giovenile femineo e non contaminato cuore; e così ammirata, dalla incepta oratione toltasi, rattissima al padre spirituale se n’andoe; il quale da canto tirato, da fanciullesco timore superata e vinta, lacrymando li mostrò il libro con la indorata scrittura. E quella subito dal frate vista, tutto stupefatto mostrandosi, fatto il segno della croce, in tale forma li parloe: Figliuola mia, io giudico questa essere diabolica tentatione, il quale mal contento di tanto vostro perfetto stato cerca ponervi li suoi pericolosi lacciuoli dinanzi per farvi ad eterna perditione precipitare: e pertanto te ammonisco da parte de Dio e de la santa obbedientia clie tu né a questo né a cose simili per alcun tempo debbi mai prestare fede: nondimeno assai commendo lo avermelo palesato, e cosi farai de continuo per lo innanzi, e te persuado e per penitenza impongo che sì fatte insidie sopra di te non abbiano a dormire senza lo approbato remedio de la santa confessione. Dunque bene forte e costante alla battaglia starai del maledetto inimico di Dio, acciò che a l’ultimo sia doppia la palma de la tua vittoria; però che la virtù nella infermità si fa perfetta. E con queste e altre assai simili e sante parole la lasciò alquanto quietata de la sua ordinata barattaria; e da lei partitosi, come davanti aveva già preposto, chiamato a sé un