Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/170

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V’è pur giunto Mirtillo, e mi tormenta
Sí, che a forza sospiro, e, quel ch’è peggio,
Di me sospiro, e non inganno altrui;
E le membra al riposo, e gli occhi al sonno
Furando anch’Io so desiar l’aurora,
Felicissimo tempo degli amanti
Poco tranquilli: ed ecco io vo per queste
Ombrose selve anch’io cercando l’orme
Dell’odiato mio dolce desio.
Ma che farai, Corisca? il pregherai?
No; che l’odio non vuol,.bench’io’ l volessi.
Il fuggirai? nè questo Amor consente,
Benché fare il dovrei. Che farò dunque?
Tenterò prima le lusinghe e i prieghi;
E scoprirò l’amor, ma non l’amante.
Se ciò non giova, adoprerò l’inganno;
E se questo non può, fará lo sdegno
Vendetta memorabile. Mirtillo,
Se non vorrai amor, proverai odio,
Ed Amarilli tua farò pentire
I)’ esser a me rivale, a te sí cara;
E finalmente proverete entrambi
Quel che può sdegno in cor di donna amante.